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Perchè Emotional Freedom Techniques - EFT

Emotional Freedom Techniques ( Tecniche di libertà emozionale), o EFT, è sostanzialmente una Tecnica Energetica che agisce sui Meridiani del corpo teorizzati nella Medicina Tradizionale Cinese. Ha per obiettivo il riequilibrio del sistema energetico; tale equilibrio avrà poi come conseguenza un riequilibrio emozionale, o meglio la “libertà” dalle emozioni “negative”. Inoltre, in conformità a quanto teorizzato dalla MTC, tale riequilibrio porta con sé un beneficio che può trasformarsi nella scomparsa di sintomi fisici sgraditi e quindi ad un benessere generale.

EFT è un metodo di auto-aiuto (e di guida) sviluppato nel 1995 dall’ingegnere californiano Gary Craig sulle basi di una tecnica chiamata TFT (Thought Field Therapy, ovvero Terapia dei Campi Pensiero), dello psicoterapeuta Roger Callahan che mescolava tecniche di psicoterapia unite ai principi dell’agopuntura e della kinesiologia applicata.

TFT, la tecnica di Callahan, utilizzava moltissimi algoritmi, ovvero specifiche sequenze di agopunti da stimolare, in base alla problematica da risolvere.

Gary Craig ad un certo punto sperimentò che non era necessario rispettare un ordine nella stimolazione degli agopunti, né che fossero necessari gli algoritmi. L’efficacia non cambiava. Empiricamente quindi Craig arrivò a definire un’unica sequenza di agopunti sui 14 Meridiani principali, dando così alla luce EFT.

Un grosso impulso alla diffusione di EFT fu rappresentato dai successi avuti nell’applicazione sui reduci della guerra in Vietnam in un ospedale di Los Angeles: essi riuscirono a liberarsi di fobie, traumi, dipendenze, fantasmi che portavano con sé sin dagli anni ’70.

Il paradigma di base di tale tecnica è, come detto, la MTC. Il dr. Callahan , su queste basi, teorizzò che ogni volta che una persona sperimenta un sintomo di qualunque tipo (mentale, emozionale, fisico) significa che vi è uno scompenso, una reazione esagerata nel sistema energetico del corpo, del tutto simile ad un corto circuito elettrico. La scoperta più importante, fu poi che orientando la mente (dirigendo cioè l’attenzione) sul problema da risolvere e contemporaneamente riequilibrando il sistema energetico attraverso la stimolazione dei punti sui Meridiani, il corto circuito “si scioglie” e con esso il problema.

In definitiva EFT consiste in questo:

1) focalizzarsi sul problema = riattivare mentalmente ed emotivamente lo stimolo disturbante

        e contemporaneamente

2) riequilibrare il sistema energetico (azione sui meridiani)

Gary Craig sosteneva inizialmente: “La causa di tutte le emozioni negative ( e per estensione, virtualmente di ogni problema esperito da un essere umano) è una interruzione/perturbazione nel sistema energetico del corpo”.

Poi si cominciò a parlare, piuttosto che di “emozioni negative”, di “emozioni in eccesso”, “esagerate”, “reazioni non adeguate”, “emozioni non necessarie”.

È infatti esperienza di tutti che ad esempio la rabbia può rivelarsi utile in certi casi (quando si subisce un’aggressione), oppure la paura può preservarci dai pericoli.

In certe occasioni invece è possibile provare una rabbia eccessiva ed ingiustificata, oppure una paura al limite dell’angoscia , in situazioni che non sono di effettivo pericolo. Come mai? Questo dipende dal vissuto della persona, vissuto fatto di esperienze che hanno prodotto nella persona stessa un “cortocircuito energetico”, che si riattiva in situazioni simili a quella che lo ha generato.

Vediamo in dettaglio questo meccanismo del corto circuito, dell’interruzione/perturbazione energetica, scompenso o disequilibrio energetico a seconda di come lo si vuole chiamare.

Esperienze negative, disagi, esperienze gravose indeboliscono/disequilibrano il sistema energetico ( coerentemente con la MTC).

Nella teoria più classica di EFT si parla di corto circuito energetico che si manifesta in primis con emozioni inadeguate o convinzioni limitanti ed in secondo luogo eventualmente in sintomi fisici (secondo i principi della psicosomatica).

Solo da alcuni anni, nella teoria di EFT (grazie al lavoro di studio ed integrazione con altri modelli teorici da parte di Andrea Fredi, pioniere di EFT in Italia), si inizia a parlare non più di “Energia in cortocircuito”, ma di “Energia bloccata, congelata, cristallizzata”. Ma al di là dei termini, le domande che si pongono ora sono: DOVE e COME l’energia si “cortocircuita”, si blocca, si congela, si cristallizza?

Per il DOVE? , la MTC fornisce la seguente risposta : nei Meridiani e negli Organi/Visceri che essi collegano.

In altre teorie e correnti di pensiero è possibile trovare ulteriori risposte, spiegazioni o integrazioni:

  • Willem Reich ha parlato di “Corazza Muscolare” dovuta a contrazioni muscolari cronicizzate, in seguito a vissuti traumatici o conflitti rimossi; sappiamo che  ciascuna cellula muscolare è formata da un fascio di numerose miofibrille a loro volta formate da una successione di unità contrattili dette sarcomeri ; ciascun sarcomero è formato da 2 tipi di proteine filamentose disposte parallelamente tra loro, l’actina e la miosina; actina e miosina si legano (producendo la contrazione) mediante reazioni biochimiche (che vedono l’utilizzo dell’energia biochimica ATP) in funzione degli impulsi nervosi; se vi è una contrazione cronica ciò è dovuto ad una forza/energia (a questo punto bloccata o cortocircuitata) che mantiene le fibre contratte.

  • La fisica, o meglio la biofisica, ha dimostrato l’esistenza di un campo energetico (di natura elettromagnetica) che compenetra ed avvolge il corpo umano; è facile quindi pensare che questo campo energetico possa presentare densità di energia diverse, in alcune parti con energia in flusso, in altre parti con flusso rallentato o bloccato;

  • le teorie esoteriche orientali parlano di più livelli e nature di campo energetico che avvolge e compenetra il corpo fisico: si parla di “corpo eterico” o Linga Sharira,  che può coincidere con il campo elettromagnetico  biofisico; si parla inoltre di un “corpo astrale”, che si sovrappone al corpo eterico, e che potremmo definire come “corpo emozionale”; potremmo pensare quindi che i blocchi energetici nel “corpo eterico” abbiano una loro controparte nel “corpo astrale/emozionale”, fino a spingerci ad ipotizzare  blocchi analoghi sul “piano o corpo mentale”; se, il piano mentale, influenza il piano emozionale, che a sua volta influenza il piano fisico (elettromagnetico prima , materiale/biochimico poi), allora è facile pensare a tale influenza in termini di “blocchi”, di “energia congelata” , sia essa di natura mentale, emozionale o fisica.

  • Eckhart Tolle parla di “corpo di dolore” ( si tratta del corpo astrale degli esoterici?  O una parte di esso?): il dolore emozionale è una forma di non accettazione, qualche forma di resistenza inconsapevole a ciò che esiste; questo dolore accumulato è un campo di energia negativa che occupa il corpo e la mente, e ha due modi di essere: latente e attivo.

  • Willem Lammers (ideatore della Logosintesi) parla di energia congelata nel proprio “spazio personale”, dentro e fuori di noi, in vere e proprie strutture energetiche (“mondi congelati”) che si riattivano in situazioni simili a quelle che le hanno generate, facendoci provare le stesse reazioni/emozioni.

Ora resta da spiegare il COME? l’energia vitale si blocca, si condensa, si cristallizza, assume lo stato di “congelata”.

L’energia si blocca ( o in altri termini si condensa, si cementifica, si congela) per costruire delle rappresentazioni (dette anche campi pensiero, o forme pensiero).

Willem Lammers ha categorizzato tali rappresentazioni in:

  • rappresentazioni di ciò che abbiamo vissuto (memorie),

  • rappresentazioni di ciò che temiamo o abbiamo temuto oppure speriamo o abbiamo sperato di vivere (fantasie), e

  • rappresentazioni di ciò che crediamo vero (credenze) .

Il modello teorico dice quindi che creiamo rappresentazioni di tutto ciò che incontriamo o pensiamo. Queste rappresentazioni, per usare i termini introdotti da Andrea Fredi, sono delle istantanee multi-sensoriali (catturate o costruite da uno o più dei cinque sensi) che ci permettono di orientarci in situazioni simili. Apprendiamo quindi una risposta automatica, che facilita la nostra vita/sopravvivenza. Tali rappresentazioni, forme pensiero o mondi di energia congelata a seconda di come li si vuole chiamare,  corrispondono quindi ai programmi automatici subconsci di cui parla Bruce Lipton, che possono avere, come conseguenze, effetti fisici (cioè sintomi ) o comportamentali ( ad esempio il “copione” così come definito da Berne nell’Analisi Transazionale).

Gli effetti di tale programmazione possono quindi manifestarsi sul piano comportamentale , ad esempio con atteggiamenti miti, remissivi, passivi, sottomessi, ma anche su piano fisico con ad esempio agitazione, tachicardia, diarrea, ecc. che se intensi o prolungati nel tempo possono portare a stati patologici cronici.

Ogni persona ha un vissuto personale (e famigliare) che si configura nel proprio sistema energetico dandogli una precisa impronta, costituita dalle varie rappresentazioni che ci si è creati nella vita.

L’insieme di queste rappresentazioni costituiscono una vera e propria  programmazione , come insegna anche la PNL (Programmazione Neuro Linguistica di Richard Bandler e John Grinder): è la percezione dell’ambiente, filtrata e interpretata dalle esperienze personali, dalle proprie convinzioni e generalizzazioni, che crea una personale rappresentazione della realtà; tale rappresentazione crea di conseguenza un comportamento associato ad un determinato stato d’animo, ovvero una programmazione.

Tale programmazione può essere intesa o descritta metaforicamente come un solco sul disco in vinile, una scritta sui muri, un software , un “copione” (Berne).

Tale programmazione resta fuori dalla consapevolezza ( alcune domande restano aperte: l’insieme delle programmazioni può essere assimilato all’ inconscio freudiano? O a tutto ciò che è stato rimosso dalla coscienza, sempre in senso freudiano?)

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La tecnica:

Determinati punti sui Meridiani sono auto-stimolati tramite

  • picchiettamento,

  • massaggio o

  •  pressione,

mentre ci si focalizza sulla problematica da risolvere  e le emozioni /tensioni da sbloccare/liberare.

 

Orientare la mente (osservazione acritica) sul problema da risolvere

e contemporaneamente

riequilibrare il sistema energetico attraverso la stimolazione degli agopunti

 

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scioglimento del

“cortocircuito energetico” / “mondo congelato ” / “nodo energetico” / “grumo di energia congelata”

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Davide Galesso

Davide Galesso

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